Uno dei problemi più importanti dei pazienti è il confronto non empatico con il medico/infermiere di riferimento. Tale rapporto spesso porta a incomprensioni (sia diagnostiche che terapeutiche) ed a lamentele (ma anche a cause legali).
La variabile “temporale” però non è sempre la motivazione giusta di questa “dispercezione” dei pazienti, spesso è semplicemente dovuta alla non conoscenza adeguata dell’importanza della comunicazione verbale e non-verbale in ambito clinico.
Il corso vuole fornire degli strumenti “basici” per aiutare il paziente a sentirsi “ascoltato” e che permetta al medico/infermiere di focalizzare l’attenzione sul “non-detto” del paziente.
Gli strumenti utili passano dalla comunicazione non-verbale (gesti di gradimento, di rifiuto o scarichi di tensione), ai movimenti oculari (Laterl Eye Movements), alla decodifica dei muscoli facciali (FACS) e dalle leve motivazionali.
Pur non essendo possibile trattare approfonditamente questi temi, il corso sarà un “apripista” per poter successivamente offrire altri 3 corsi più avanzati che forniranno strumenti ancora più pratici ed evoluti.